Innsbruck 2026: il referendum boccia la candidatura
Il Tirolo ha detto no al referendum per la candidatura di Innsbruck alle Olimpiadi invernali del 2026.
La consultazione era stata indetta in concomitanza con le elezioni politiche austriache dopo lo studio di fattibilità dello scorso giugno; hanno votato il 58,43% degli aventi diritto al voto con il no che ha raggiunto il 53,35%.
Clamoroso il dato della sola Innbruck che boccia il sogno olimpico con il 67,41% di contrari, mentre nelle cittadine più piccole che avrebbero dovuto ospitato le varie competizioni ha vinto il sì a Sant’Anton (sci alpino) con l’85%, Hochfilzen (biathlon) con l’81% e Seefeld (sci nordico) con il 65%, voto sfavorevole a Kühtai (snowboard e freestyle) con il 56% dei no. Per gli organizzatori la bocciatura è ancor più deludente se si pensa che il 77% delle strutture sarebbero state già pronte e che il costo della manifestazione sarebbe ammontato a 1,175 miliardi di euro.
Il risultato va ad inserirsi in un quadro non ancora definito dopo le rinunce di Monaco alle Olimpiadi del 2022 e la più recente del Canton Grigioni che si presentava con la candidatura congiunta di St. Moritz, Davos e Zurigo.
Al momento il CIO, tramite Thomas Bach, si era già espresso con la speranza di un ritorno della rassegna olimpica in una nazione legata agli sport invernali, tuttavia l’unica candidatura credibile del vecchio continente è quella di Sion in Svizzera.
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articolo scritto dalla redazione SkiForum