Arabba – Malga Ciapela: la magia delle dolomiti invernali
Arabba – Marmolada: le regine dell’inverno in Dolomiti
Nel cuore delle Dolomiti e forte di una bellezza senza tempo, la ski area Arabba-Marmolada accoglie turisti e appassionati dello sci con paesaggi di rara bellezza e tante proposte per vivere la neve all’insegna dello sport e della tradizione.
Vero punto di forza delle due località è senza dubbio l’accesso diretto agli impianti di risalita senza l’utilizzo di mezzi di trasporto: dagli hotel, sci ai piedi, è possibile raggiungere comodamente sia la Marmolada che le piste di Arabba – Porta Vescovo.
Sua altezza la Marmolada
Non si può che inchinarsi di fronte alla cima più alta del Dolomiti Superski con il suo imponente ghiacciaio e la sua meravigliosa terrazza panoramica che dai 3200 metri di Punta Rocca consente alla vista di spaziare a 360° dalle Alpi austriache a Venezia e ammirare alcune delle vette più belle delle Dolomiti: dal Sassolungo alle Pale di San Martino passando per Civetta, Pelmo, Tofane, Sella, Puez – Odle, Sassongher, Sasso Croce, le Dolomiti del Parco Nazionale del Fanes, Sennes e Braies. Un punto di osservazione di grande fascino, facilmente accessibile anche dalle persone diversamente abili: arrivati all’interno della stazione a monte della funivia, ampiamente finestrata, infatti, non ci sono scalini e si può salire alla terrazza tramite l’ascensore.
Un emozionante viaggio sugli sci
La ski area Arabba-Marmolada offre piste servite da moderni impianti di risalita e due splendidi versanti su cui sciare. In Marmolada si possono affrontare i 12 km della “Bellunese”, uno dei tracciati più spettacolari e famosi delle Dolomiti che scende da Punta Rocca (3200 m) attraverso il ghiacciaio della Marmolada sino a Passo Fedaia e Malga Ciapela, punto di partenza della funivia (1446 m). La zona di Arabba, raggiungibile dalla Marmolada attraverso le piste e gli impianti del Padon, è ugualmente amata dagli sciatori esperti. Molto rinomati sono i pendii e i rifugi di Porta Vescovo, del Burz e del Cherz, che assieme agli impianti che portano al Pordoi immettono direttamente in uno dei caroselli sciistici più suggestivi dell’intero arco alpino: il Sellaronda, un percorso di 40 km sugli sci che ruota attorno all’omonimo massiccio attraversando i quattro passi dolomitici di Campolongo, Gardena, Sella e Pordoi.
Arabba Snowpark
Sulla pista Bec de Roces, in una zona riparata dal vento e ben esposta al sole, gli appassionati della tavola e dello sci freestyle possono provare le loro evoluzioni in uno snowpark lungo ben 500 metri e servito da una seggiovia quadriposto. L’Arabba Snowpark è composto da quattro linee affiancate (due di kickers e due di box/rails), di livello easy/medium, e una woops line; in tutto ci sono 6 terrazzamenti con 6 kicker e 9 rail-boxes per tutti i livelli, oltre ad essere dotato di una chilling area, con casetta shapers, musica, ski tools e servizio di prestito caschi.
Il brivido dell’avventura
Ampi pendii e lunghe discese fanno della Marmolada la regina del freeride: un’esperienza unica tra curve mozzafiato in neve fresca e panorami da sogno. Per l’arrampicata su ghiaccio sono perfette le cascate che adornano i Serrai di Sottoguda, un suggestivo e affascinante canyon naturale di circa 2 km prodotto nei millenni dall’erosione dei ghiacci e delle acque del torrente Pettorina.
Museo della Grande Guerra
Facilmente raggiungibile in funivia da Malga Ciapela è il museo più alto d’Europa (2950 m) e raccoglie reperti e testimonianze della Prima Guerra Mondiale che vide sulla Marmolada il fronte austriaco e quello italiano divisi da poche centinaia di metri tra la roccia e il ghiacciaio, dove fu costruita un’ immensa “città di ghiaccio” fatta di gallerie, depositi, cucine e dormitori.
Non solo sci
Chi desidera provare l’ebbrezza della velocità può cimentarsi alla guida di una motoslitta in un circuito dedicato mentre per i fan del ghiaccio in centro ad Arabba c’è una pista di pattinaggio aperta anche di sera e una palestra di arrampicata. Da Malga Ciapèla, invece, parte un percorso naturalistico da fare con le ciaspole alla scoperta della tradizione e dei lavori di un tempo che si snoda quasi completamente nel bosco. Numerosi anche gli hotel con centri wellness dove regalarsi piacevoli momenti di relax. Meritano poi una sosta le botteghe artigiane a Sottoguda: qui mani esperte trasformano ferro e legno in oggetti davvero unici. L’intera area è inoltre tra i depositari della cultura e della tradizione ladina, occupandosi della tutela della lingua e dei suoi usi e costumi.
articolo scritto da Fabio Disconzi per SkiForum